Nuovi rumor tornano a far parlare di Nintendo NX, che questa volta sembrano concentrarsi sui futuri giochi che saranno disponibili poco dopo il lancio di NX
I rumor sono stati riportati dalla rivista inglese MCV, che si occupa del mondo informatico e videoludico a tutto tondo. Secondo quanto dichiarano alcune sue fonti “ufficiali” vicine a Nintendo, Game Freak rilascerà un nuovo titolo della serie Pokémon sulla console entro circa 6 mesi dal lancio ufficiale della piattaforma: purtoppo non è noto se si tratti di un gioco della serie principale o di uno spin-off.
Oltre a Pokèmon, sarebbe previsto un nuovo titolo della serie Super Mario, sempre entro 6 mesi dal lancio della console. In questo caso, dal momento che l’ultimo titolo dedicato alla serie Mario è stato lo spin-off Captain Toad: Treasure Tracker, è probabile una prossima uscita di un nuovo capitolo della saga per il prossimo anno.
Le fonti della rivista inglese riportano anche alcuni dettagli sulla questione specifiche e terze parti: stando a quanto riportato dalle voci anonime, NX vanterà il supporto delle compagnie sviluppatrici esterne alla grande N, tra cui Sega, Square Enix, Ubisoft, Activision e Warner Bros.
Inoltre MCV conferma che graficamente NX sarà una via di mezzo tra la PS3 e PS4, completando il discorso e citando testuali parole rilasciate dalla misteriosa fonte:
“It’s a nice bit of kit, a bit of a novelty, but a good one; it won’t appeal to PS4 fans. Nintendo seems set on trying to upgrade smartphone gamers. That’s going to be a big job for the marketing department”
“Un’unione interessante, che unisce specifiche valide e un pizzico di novità; ma non affascinerà i fan della PS4. Nintendo sembra stia puntando al raggiungimento dei videogiocatori da smartphone. E questo potrà essere un gran bel lavoro per il dipartimento marketing”.
Vi ricordiamo che, trattandosi di rumors, le suddette informazioni non vanno prese come vere al 100%, in quanto potrebbero essere smentite da un momento all’altro. Sebbene MCV sia una valida pubblicazione inglese, le fonti con le quali i giornalisti si mettono in contatto potrebbero non essere altrettanto attendibili.